venerdì 6 luglio 2012

Il problemino del People Mover

Sul People Mover un ottimo articolo di Pisanotizie.

Il tracciato del People Mover sarà esattamente quello dell'attuale treno. La differenza starà nel costo e nei tempi di percorrenza maggiori. Cui prodest? (click per ingrandire) 

lunedì 18 giugno 2012

Fuochi d'artificio

Con il giugno pisano ormai entrato nella sua fase più calda, le recensioni della Luminara in questi giorni si sono sprecate, i toni entusiastici e gli elenchi delle cifre da capogiro della manifestazione campeggiano su tutte le testate locali. Certo l'evento è stato notevole: l'impiego dei fuochi d'artificio massiccio, sebbene accompagnato da musica quanto meno poco appropriata (cosa c'entrano Pavarotti e l'Ultimo dei Mohicani con San Ranieri?) e l'illuminazione più efficiente degli scorsi anni. Pochi tuttavia parlano dei lati meno edificanti della serata, voglio perciò riportare un ottimo post scovato sul blog pisano Fai Ammodino, che con ironia e realismo ne offre uno spaccato vero. Buona lettura.

venerdì 1 giugno 2012

Un appello per la Biblioteca Universitaria


Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Adriano Prosperi e Giuseppe Marcocci sulla questione della Biblioteca Universitaria di Pisa in vista della Conferenza dei Servizi che si riunirà lunedì 4 giugno. Per sottoscrivere l'appello è sufficiente inviare una mail all'indirizzo g.marcocci@sns.it.


Appello per la Biblioteca Universitaria di Pisa

La chiusura del Palazzo della Sapienza, e con esso della Biblioteca Universitaria, stabilita con ordinanza del Sindaco il 29 maggio scorso, è stata un atto doloroso, ma inevitabile e necessario. Ma ora tocca agli utenti e al mondo universitario nel suo insieme prendere coscienza della gravità dei problemi che si aprono con questo ennesimo colpo che si abbatte sul sistema bibliotecario dell’università e della città. I cittadini, gli studenti e gli studiosi di ogni parte del mondo si vengono ora a trovare privi di un ricchissimo patrimonio librario di circa 600.000 volumi, costituitosi nel corso dei secoli per effetto dell’attività di ricerca, di insegnamento e di studio di una grande università. Accanto al prezioso fondo antico composto da manoscritti, incunaboli, cinquecentine e migliaia di edizioni seicentesche e settecentesche vi sono raccolte le collezioni di fonti, di riviste e di saggi dei secoli successivi, fino ai nostri giorni. Si tratta di un bene pubblico di inestimabile valore e di uno strumento vivente di formazione e lavoro per studenti, docenti e studiosi. Da questo momento si apre una fase di forzata assenza di una fondamentale risorsa dalla prospettiva dell’intera comunità degli studi, che non è delimitata dai confini della città di Pisa. Una fase non priva di rischi: in mancanza di un’informatizzazione dell’intero catalogo, la parte più antica e più preziosa non solo scompare semplicemente dalla prospettiva degli utenti ma la sua stessa sopravvivenza materiale si fa precaria, affidata come sarà alle vicende di spostamenti e passaggi di mano in una situazione in cui basterà la perdita o la manomissione del catalogo cartaceo a rendere irreperibili le opere. Se poi si allarga lo sguardo alla realtà delle biblioteche pisane, risulta evidente che si sta delineando il paradosso di una città straordinariamente ricca sia di libri, sia di lettori, che però hanno sempre più difficoltà ad incontrarsi: continua a crescere il numero di volumi messi in depositi lontani e chiusi al pubblico, da quelli delle biblioteche di dipartimenti e istituti dell’ateneo, che trovano sempre più collocazione in magazzini nella zona industriale di Montacchiello, a quelli della Biblioteca Comunale, un altro luogo chiuso in questo momento, in attesa di una nuova sede ancora in fase di costruzione.
L’episodio pisano si inquadra in una crisi generale della tutela e della gestione del patrimonio artistico e culturale. È una crisi di sistema, che determina una proliferazione del cattivo funzionamento e rende spesso inaccessibili quei beni stessi che dovrebbe tutelare. Si assiste quotidianamente a danni irreparabili, a chiusure temporanee di luoghi e centri che tendono poi, con estrema facilità, ad acquisire carattere permanente, o “a tempo indeterminato”. Questa è l’espressione che si legge adesso sull’home page del sito della Biblioteca Universitaria di Pisa. Da qui il nostro appello alle istituzioni nazionali e locali, dal Ministero dei Beni Culturali all’Università e al Comune di Pisa, che lunedì 4 giugno si riuniranno in una Conferenza dei Servizi per affrontare lo stato di emergenza, in cui versa il Palazzo della Sapienza. Deve essere chiara a loro e ai cittadini tutti la necessità che la Biblioteca Universitaria sia attentamente tutelata in questa fase e che ne sia garantita al più presto la riapertura nella sua antica e tradizionale sede. Deve invertirsi qui la tendenza ad espellere nel silenzio le biblioteche dal centro di una città come Pisa, che rischia in tal modo di vedere alterata la sua fondamentale identità di antica città degli studi.

Pisa, 1 giugno 2012

mercoledì 30 maggio 2012

Il futuro incerto della Biblioteca Universitaria

Come conseguenza del disastroso sciame sismico che ha colpito nei giorni scorsi l'Emilia-Romagna, ed a seguito di sopralluoghi dei Vigili del Fuocoil sindaco Filippeschi ha firmato un'ordinanza sulla chiusura della Sapienza, storica sede della facoltà di Giurisprudenza e simbolo dell'Università di Pisa. Lo storico edificio è anche sede dal 1823 della Biblioteca Universitaria di Pisa, che rappresenta anche il problema principale per la stabilità del palazzo ed i cui volumi dovranno probabilmente essere parzialmente o totalmente trasferiti nel prossimo futuro. È facile comprendere come la situazione sia delle più complesse: la biblioteca ospita circa seicentomila volumi (tra i quali numerosi fondi storici), ai quali si devono aggiungere 1389 manoscritti, 161 incunaboli e ben 7022 cinquecentine, oltre alle diverse migliaia di periodici. La storia purtroppo insegna che operazioni di questo tipo comportano spesso danni, anche gravi, al patrimonio librario, che per incidenti, sviste o dolo rischia di giungere alleggerito di diverse unità al termine del trasferimento. 
Soprattutto sull'onda di queste importanti considerazioni giunge l'appello dei lavoratori della biblioteca universitaria di Pisa, che qua riportiamo per intero:

L'appello dei lavoratori (click per ingrandire)


Ai lavoratori della biblioteca, che sono operai della memoria, va tutto il nostro sostegno e la nostra stima, con l'augurio che la situazione si risolva con meno danni possibili a quello che è uno dei più preziosi patrimoni storici e culturali di Pisa e dell'Italia intera.

martedì 22 maggio 2012

Dacci oggi il nostro degrado quotidiano

Le scritte sul basamento della statua
in Piazza Vittorio Emanuele II
(da pisainformaflash.it)
Non si è dovuto aspettare molto perché anche nella piazza Vittorio Emanuele II, nuova di zecca, dovessero apparire i consueti segni dell'incontrollato vandalismo pisano. Il basamento della statua dedicata al primo re d'Italia è stato deturpato pochi giorni fa da ignoti vandali che - supponiamo - rimarranno come sempre impuniti e liberi di colpire ancora il patrimonio storico e culturale della città.
Il sito del comune pisainforma flash riporta anche la notizia di nuove scritte apparse sul muro adiacente la chiesa di San Sisto in Cortevecchia (
niente affatto nuovo ai colpi dei vandali) ad opera degli attivisti di #occupypisa.
Tra l'indignazione, la rabbia, ed il profondo senso di impotenza di fronte all'inarrestabile degrado urbano di cui siamo prigionieri da ormai decenni non può tornare in mente ancora una volta il compianto Tolaini, quando nelle ultime righe di Forma Pisarum tuonò che «la situazione di Pisa rimaneva [...] quella d'una città [...] che distratta o indifferente assisteva - giorno dopo giorno [...] - alla corrosione delle sue risorse e all'involgarirsi della sua residua bellezza».
Ai militanti di #occupypisa, invece, forse andrebbe spiegato un concetto vecchio, ma ancora evidentemente duro da capire: che la rivoluzione deve partire dalla testa, o non è rivoluzione.

lunedì 21 maggio 2012

A Pisa il trofeo "Curtatone e Montanara"

È stato l'equipaggio del CUS di Pisa ad aggiudicarsi la vittoria del trofeo "Curtatone e Montanara" nella cinquantesima edizione della storica regata Pisa-Pavia, in ricordo proprio delle due battaglie risorgimentali. Il successo di sabato sulle acque dell'Arno spezza la serie delle tre vittorie consecutive pavesi ed impedisce il poker.
Il trofeo "In Supremae Dignitatis" va invece all'armo di Aquisgrana, vincitore prima nella sfida contro Cambridge, poi contro Pisa nell'ultima gara.

Collegamenti:


giovedì 10 maggio 2012

Ancora su Pedicab: il comunicato stampa di Bani e Buscemi

Pubblichiamo il comunicato stampa dei consiglieri Marco Bani e Riccardo Buscemi sul risciò di Roberto Alberti come aggiornamento sul caso Pedicab di cui avevamo parlato poco tempo addietro. Ne approfittiamo per rinnovare ad Alberti il nostro sostegno ed augurarci che si trovi una soluzione a questa indecorosa situazione.

Continua il pressing dei consiglieri comunali Marco Bani (PD) e Riccardo Buscemi (PDL) sulla Giunta perché conceda l’autorizzazione provvisoria a Roberto Alberti per svolgere il suo servizio di risciò a Pisa. Oggi il “tandem” Bani e Buscemi ha sperimentato il servizio facendosi scarrozzare per un breve tratto sotto Palazzo Gambacorti, dove era riunito il Consiglio Comunale, per mostrare alla città ma soprattutto alla Giunta la bontà dell’idea di Alberti. Ecologico, silenzioso, non ingombrante e soprattutto… un lavoro per Alberti che, perduto il suo precedente impiego, si è inventato una professione. Iscritto al Centro dell’Impiego, Alberti, forse senza troppe speranze di trovare un lavoro dipendente, molto pragmaticamente ha rotto gli indugi e si è inventato, più che un lavoro, un’opportunità di lavoro. Infatti il risciò non è una sua invenzione visto che, dopo i cinesi, sono già tantissime le città italiane che hanno autorizzato il servizio: Alberti è stato solo il primo che ha pensato di farlo a Pisa. Ma dopo sei mesi dalla presentazione della regolare domanda all’Amministrazione Comunale per ottenere una regolare autorizzazione, Alberti non ha mai ottenuto una risposta. Incalzato da Bani e Buscemi, l’Assessore alle Attività Produttive Giuseppe Forte ha annunciato per la fine dell’estate un Regolamento per gestire il trasporto atipico, fra cui forse il risciò. Troppo attesa per Alberti, con un’indennità di disoccupazione in scadenza prima dell’estate: da qui la richiesta del tandem Bani Buscemi al Sindaco di concedere un’autorizzazione provvisoria, anche per sperimentare il servizio, in attesa del regolamento. Perché domani è un altro giorno!


RICCARDO BUSCEMI, consigliere comunale PDL
MARCO BANI, consigliere comunale PD

Il ricordo di Alfredo Covelli

Riceviamo e pubblichiamo il resoconto della segreteria nazionale di Alleanza Monarchica sulla cerimonia tenutasi sabato 5 maggio a Roma in memoria di Alfredo Covelli:

Sempre più frequenti sono le manifestazioni, organizzate per ricordare l'onorevole Alfredo Covelli, storico fondatore del Partito Monarchico di Stella e Corona. Non solo viene evidenziata la dirittura morale dell'uomo, del politico, del parlamentare, ma viene sottolineato il Suo progetto, ancora attuale. Solo una presenza monarchica sul territorio e politicamente attiva, potrà tener vivo, nei dibattiti che si sviluppano nella società, un problema monarchico. Ciò significa rimettere in discussione questo Stato che non è più in grado di garantire sicurezza e futuro ai cittadini ed ai giovani.
A Roma, al Pantheon, a cura dell'Istituto Nazionale per la Guardia d'Onore alle Reali Tombe, si sono riuniti molti monarchici, un nutrito gruppo di giovani dell'alleanza monarchica ma anche parecchi cittadini non immemori o curiosi di conoscere posizioni diverse. Prima della S. Messa il Nob. Dott. Ugo D'Atri, Presidente delle Guardie d'Onore, ha ben organizzato la cerimonia che ha visto tutti i figli dell'On. Covelli deporre una corona d'alloro sulla tomba del Re Vittorio Emanuele II. La cerimonia commemorativa ha voluto ricordare anche la figura della Nobile Signora Elvira Riola, consorte, sostegno, punto di riferimento, per tutta la vita, dell'On. Alfredo Covelli. Dopo la cerimonia religiosa il figlio, Dott. Vincenzo Covelli, ha ricordato la figura del Padre, appassionato difensore delle prerogative parlamentari, oggi calpestate da leggi elettorali inique. Ha ricordato la Sua battaglia per una vera Costituente Democratica Nazionale che potesse far nascere una "destra moderna" capace di coniugare la tradizione con il futuro. Ha ricordato come il Padre, nel difendere la famiglia, l'integrità dello Stato, il rigore e l'onestà di chi rappresenta le Istituzioni, sia motivo di ripensamenti, se lo paragoniamo alla classe politica che si è impadronita dell'Italia, piena di privilegi ed incapace di donare speranza per il futuro. Erano presenti molti esponenti del mondo monarchico, come l'Avv. Paolo Caruso, i rappresentanti della Consulta dei Senatori del Regno Dott. Vaccarella e Dott. Duvina, Angelo Novellino, del "Comitato l'altro 2 giugno", il Presidente della polisportiva "Lazio" Dott. Antonio Buccioni, il Sen. Michele Pazienza, l'On. Franz Turchi. L'Alleanza Monarchica era rappresentata dal Segretario Massimo Mallucci che ha portato i saluti del Presidente Avv. Roberto Vittucci Righini. E' intervenuto anche il Segretario regionale ligure Ing. Edoardo Brandone. Era presente l'Ambasciatore del Montenegro, la pronipote del Generale Garibaldi Sig.ra Anita Garibaldi e SAR la Principessa Hassan d'Afganistan. La rievocazione è stata costruttiva, in quanto ha dato a tutti un impulso per le battaglie future, sempre "a viso aperto e su problemi concreti".

sabato 5 maggio 2012

Il "Galilei" in ricordo di Massimo Bontempelli

Massimo Bontempelli
A quasi un anno dalla scomparsa, il liceo classico di Pisa intitolerà la propria aula magna a Massimo Bontempelli, studioso e filosofo che al "Galilei" ha insegnato per molti anni e dove ha terminato la sua intensa carriera di docente. 
Intellettuale sui generis, Bontempelli è ricordato da chi ha avuto il piacere di conoscerlo come «un personaggio eccezionale», «un maestro» che era «capace di guardare con occhio lucido e profondo non solo la città di Pisa ma le città d'Italia e le città del mondo, oltre le vecchie etichette, i vecchi slogan, le vecchie nostalgie». Della sua produzione ricordiamo Il senso della storia antica (con E. Bruni, Trevisini, 1979), Il senso dell'essere nelle culture occidentali (Trevisini, 1992), Storia e coscienza storica (Trevisini, 1993), Gesù. Uomo nella storia. Dio nel pensiero (con C. Preve, CRT 1997), La conoscenza del bene e del male (CRT, 1998), Il respiro del Novecento (CRT, 2002), La Sinistra Rivelata. Il buon elettore di sinistra nell'epoca del capitalismo assoluto (con M. Badiale, Massari, 2007), Il Sessantotto: un anno ancora da capire (CUEC, 2008).
La cerimonia si terrà giovedì 10 maggio alle ore 16:30, introdurrà il prof. Stefano Sodi, interverrà il prof. Fabio Bentivoglio (Ricordo di Massimo Bontempelli, professore e pensatore "inattuale"). Seguiranno le testimonianze di Franco Chiodi, Sergio e Lucio Bontempelli e dei ragazzi della IIIC.

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